Antica specchiera dorata e decorata, di epoca umbertina (1880 circa)
Specchiera dorata a mecca e con stucchi che ornano la cornice con motivi floreali e decorazioni a volute.
Da restaurare
Misura: H. cm 150 – L. cm 88 – P. cm 10
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(D,SM) R,R
Per saperne di più:
Lo stile Umbertino, tipicamente italiano, contraddistingue il periodo Eclettico della seconda metà dell’800 e rappresenta la declinazione italiana dello stile neobarocco, allora molto in voga.
Gli architetti adottarono questo stile per circa un ventennio. Tuttavia, dalla fine del secolo, nuovi gusti come il Liberty, sviluppatosi in Italia come stile Floreale e conosciuto universalmente come Art Nouveau, iniziarono a farsi strada, seguiti dall’Art déco. Nonostante ciò, lo stile Umbertino rimase predominante fino alle sperimentazioni della muratura mista degli anni Trenta, che portarono rapidamente all’evoluzione del calcestruzzo armato e agli esercizi stilistici del Razionalismo e del Moderno.
In questo stile, prevalentemente eclettico e monumentale, gli artigiani riproponevano nei mobili, dal comodino al grande armadio o alla credenza, elementi Gotici e Barocchi, originariamente appartenenti al Rinascimento. Inoltre, adornavano questi mobili con mascheroni di grandi dimensioni, cornici e decorazioni.
La doratura a mecca
La mecca è una vernice a base di alcool, gommalacca e resine naturali. Gli artigiani la applicano sulla foglia d’argento per formare un leggero film colorato e trasparente, in modo che l’argento somigli all’oro. Meccando l’argento in foglie, si ottengono varie tonalità di colore oro, secondo il dosaggio della vernice e dei diversi elementi cromatici della mecca.
Gli artigiani ottengono la mecca mescolando in successione le seguenti resine vegetali: innanzitutto, diluiscono la gomma gutta, di colore giallo dorato, in alcool e la aggiungono in piccole dosi per evitare una colorazione gialla troppo carica; successivamente, usano la sandracca come componente principale, diluita in alcool; poi aggiungono il sangue di drago, una resina di colore rosso bruno, anch’essa diluita in alcool, che conferisce alla soluzione un colore rosso arancione; infine, molto diluita, aggiungono l’aloe, una resina vegetale di colore bruno verdastro, alle altre miscele fino a ottenere la tonalità desiderata.
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