Armadietto Stipo Laccato a Finto Legno – Fine ‘700 Toscano
Armadietto stipo laccato a finto legno, realizzato in Toscana alla fine del ‘700. Costruzione rustica ma gradevole. Questo pezzo unico di arredamento d’antiquariato è caratterizzato da:
- Materiale: Legno di abete, costruzione rustica ma elegante.
- Condizioni: Mai restaurato, in ottimo stato di conservazione, con chiodi antichi originali visibili su tutto il mobile.
- Interventi: Non richiede particolari lavori di restauro.
All’interno presenti comodi appendiabiti in legno (vedi foto)
Dimensioni:
- Lunghezza: 116 cm
- Profondità: 48,5 cm
- Altezza: 176 cm
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(sd)
Per saperne di più:
Nel Rinascimento fiorentino, gli armadi a stipo erano mobili molto diffusi, soprattutto nel ‘500. Questi armadi si dividevano in due sezioni: una parte inferiore con due battenti e una parte superiore, composta da vari cassettini disposti attorno a un piccolo armadietto centrale, solitamente chiuso da un piano a ribalta. La parte superiore, chiamata “studiolo”, veniva spesso collocata anche su semplici tavolini da scrittura, dando vita al primo stipo.
I primi studioli erano tipicamente realizzati in legno di noce e decorati con semplici listelli e tarsie ornamentali sul battente, spesso eseguite a mano libera o in stile certosino. Con il tempo, questi mobili si arricchirono di elementi decorativi e strutturali, assumendo anche un vero e proprio prospetto architettonico: colonnine ai lati e al centro creavano spazi per i cassettini, frontespizi curvi e nicchie intagliate ospitavano piccole statue decorative. Alla fine del ‘500, lo studiolo evolse in un mobile sempre più elaborato e sofisticato, destinato a custodire oggetti preziosi e di valore. In questo periodo, prese il nome di “stipo”, e i maestri artigiani specializzati nella loro creazione divennero noti come “stipettai”, capaci di realizzare veri e propri capolavori in miniatura.
A partire dagli ultimi decenni del ‘500 e per tutto il ‘600, lo stipo si diffuse in tutta Italia. Da Firenze si spostò in Liguria, dove si sviluppò una variante caratteristica, conosciuta come stipo “a bambocci”. In questo modello, i tradizionali elementi architettonici fiorentini venivano sostituiti da puttini e figure a tutto tondo sui lati. Gli stipi a bambocci si diffusero rapidamente in tutta l’Italia settentrionale, e anche a Firenze si crearono modelli simili, con uno stile però più sobrio.
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