Comò di provenienza toscana, epoca Luigi XV (metà 1700), in legno di pioppo, leggermente mosso sia sul fronte che sui fianchi.
Mai restaurato, tutto in condizioni originali eccetto la finitura superficiale che originariamente era laccata a tempera. Solitamente questi comò erano laccati in azzurro, o bianco o verdino con le cornici ed i profili lumeggiati in oro.
Si può ripristinare la sua laccatura originale oppure, volendo sfruttare il suo aspetto vissuto, effettuare un restauro conservativo (per le piccole parti mancanti come le chiavi e alcuni pomelli).
In foto anche un esempio di colore di laccatura perfetta per questo antico comò.
Misure: L. cm 134 – P. cm 67 – H. cm 97
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(S) S,SM
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A partire dal 1740 si diffonde in tutta Europa il gusto rococò, vero trionfo della fantasia e dell’assoluta libertà espressiva, che, in alcuni casi, si traduce in veri e propri stili nazionali.
È quanto avviene in Francia con lo stile Luigi XV che presenta precise caratteristiche formali: disimmetria, deformazione, movimento e naturalismo. È in questo periodo che si realizza una grande quantità di mobili, spesso legati ad una sola funzione e di piccole dimensioni. Si viene così a sviluppare una tipologia molto ampia.
Perfetta sintesi di forma e decorazione, lo stile Luigi XV affida al disegno anche la scelta dei legni che vengono tagliati e accostati in modo da esaltare, con giochi cromatici ed effetti di chiaroscuro, lo schema compositivo. Diventano di gran moda i pannelli lastronati, radicali e laccati, variamente colorati. Prevalgono le linee tortuose.
La tecnica utilizza gli stessi arnesi del secolo precedente anche se gli strumenti da intaglio diventano più numerosi e dotati di lame più sottili e affilate per realizzare rilievi più decisi e netti. Si comincia ad usare lo stucco per riempire le giunte e la lucidatura viene fatta con gommalacca con un procedimento lungo e complesso, che viene alla fine completato con l’inceratura con cera d’api. Si sviluppa la tendenza a nascondere gli aspetti costruttivi; i chiodi, a testa rettangolare, sono forgiati in varie misure per adattarsi alle varie parti del mobile; gli incastri sono generalmente a coda di rondine; lo spessore dei legni si assottiglia.
Le poltrone hanno le gambe ricurve, perdono le traverse e le imbottiture, diventano molto comode. Assai diffusi sono gli intagli floreali, le borchie e le serrature hanno linee floreali e asimmetriche. Il mobile contenitore più importante in questo periodo è costituito dal cassettone che può assumere la forma di tre cassetti sovrapposti e con gambe corte oppure con due o quattro cassetti disposti su due file e con gambe lunghe. Una variante è costituita dalla cantoniera
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