Inginocchiatoi del 1600
Rara ed elegante coppia di inginocchiatoi intarsiati del 1600, emiliani.
Interamente lastronati e filettati in noce, radica di noce, radica e ciliegio.
Restaurati in modo conservativo.
Il piano inferiore è apribile ed i due ripiani sono uniti da elementi in noce massello intagliato a volute.
Misure: H. cm 85 – L. cm 58 – P. cm 52
Contattaci per ulteriori chiarimenti o particolari fotografici.
Servizi: Eseguiamo qualsiasi tipo di restauro (completo o conservativo) su tutti gli oggetti proposti.
Spediamo in tutta Italia ed in tutto il mondo in massima sicurezza. La spedizione è concordata privatamente.
Coll. Privata
0000000
Per saperne di più:
L’intarsio è un’arte dalle origini antiche.
Già nell’antico Egitto apparvero dei cofanetti decorati con motivi geometrici e geroglifici dorati. Nell’Asia Minore invece si diffondeva l’intarsio con pietre dure e madre perla, mentre da Creta pervenivano preziose figurine intarsiate di cristallo di rocca, madreperla, legno e oro su steatite.
Col tempo la tecnica dell’intarsio arrivò in Europa, e fiorì in particolar modo in Italia: durante l’Impero Romano si usava ricoprire gli oggetti di legno con stucco e pittura, ma ben presto gli artigiani iniziarono ad apprezzare il legno al naturale e a sperimentare nuovi tipi di decorazione. I toni chiari della fusaggine e del bosso facevano da contrasto ai toni scuri dell’ebano e del noce, per dare vita a graziosi intarsi che andavano sempre più perfezionandosi nella tecnica.
Per aggiungere ombreggiatura al disegno si usava un ferro rovente; fino al XV secolo quando, per mano di frà Giovanni da Verona, fu inventato il procedimento che permetteva di tingere il legno con la bollitura.
Nel Medioevo i frati certosini usavano intagliare cavità e nicchie sul supporto massello, nelle quali inserivano tasselli di essenze lignee tagliati allo scopo, con forme semplici e stilizzate. L’intaglio era talmente perfetto da non richiedere nemmeno l’uso della colla.
L’arte dell’intarsio raggiunse la sua apice tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento in Francia, dove il mestiere fu elevato allo status di arte superiore grazie al patronato reale.
Il re Luigi XIV amava questo tipo di decorazione e commissionò numerosi mobili per la reggia di Versailles al famoso ebanista André Charles Boulle.
Seguici anche su Facebook: https://www.facebook.com/Antiquariato.EmporioDellePassioni/
Chi siamo: https://www.emporiodellepassioni.com/antiquari-italiani-antiquariato-di-lusso/