Inginocchiatoio del 1600 originale, in ciliegio.
Inginocchiatoio del 1600 in prima patina, con colonne a torciglione, i piani di appoggio sono apribili con ferramenta originali.
Molto belli i piedi a mensola molto ben conservati.
Necessita di restauro conservativo
Misure: H. cm 87 – Larghezza massima cm 70
profondità della base cm 44 – profondità del piano superiore cm 20
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(R) – R,SM
Per saperne di più:
Storia dell’Inginocchiatoio
L’inginocchiatoio è un mobile liturgico nato nel Medioevo, destinato principalmente alla preghiera personale e alla meditazione. Conosciuto anche come “prie-dieu”, questo arredo è stato utilizzato in chiese, cappelle private e abitazioni nobiliari.
Origini Medievali
L’inginocchiatoio emerge nel contesto ecclesiastico, utilizzato da clero e fedeli per la preghiera privata. Le prime versioni erano semplici panche di legno con un supporto per inginocchiarsi e uno per appoggiare i gomiti o i libri di preghiera. Inoltre, il suo design era funzionale e minimalista, riflettendo l’austerità del periodo.
Rinascimento e Barocco
– Rinascimento: Durante il Rinascimento, l’inginocchiatoio diventa più elaborato, riflettendo l’arte e l’architettura del periodo. Vengono introdotti intarsi, sculture e decorazioni elaborate. Questo cambiamento avviene grazie all’influenza dei grandi artisti e architetti dell’epoca.
– Barocco: Nel periodo Barocco, l’inginocchiatoio assume uno stile ancora più sontuoso, con ornamenti dorati, intagli complessi e materiali pregiati come il velluto e la seta. Infatti, questi mobili diventano veri e propri pezzi d’arte, simboli di ricchezza e devozione.
Età Moderna
– Neoclassicismo: Con l’avvento del Neoclassicismo, l’inginocchiatoio subisce un’evoluzione verso linee più pulite e sobrie, pur mantenendo eleganza e raffinatezza. Questo stile si riflette spesso nei mobili Luigi XVI, con decorazioni ispirate all’antichità classica. Inoltre, la sobrietà del Neoclassicismo rappresenta un ritorno alla semplicità dopo l’opulenza barocca.
– XIX Secolo: Nel XIX secolo, l’inginocchiatoio continua ad essere utilizzato nelle case nobiliari e borghesi. Lo stile varia dal Revival gotico al Rinascimento, con influenze vittoriane che aggiungono un tocco di romanticismo. Inoltre, l’eclettismo del periodo permette una grande varietà di stili e decorazioni.
Utilizzo Contemporaneo
– XX e XXI Secolo: Sebbene l’uso dell’inginocchiatoio sia diminuito con la modernizzazione delle pratiche religiose, rimane un pezzo di interesse per collezionisti e appassionati di antiquariato. Viene apprezzato non solo per il suo valore storico e artistico, ma anche come simbolo di devozione e spiritualità. Inoltre, il suo design unico lo rende un oggetto decorativo interessante in contesti moderni.
L’inginocchiatoio è un mobile che attraversa secoli di storia, evolvendosi con le correnti artistiche e i cambiamenti culturali. Da semplice panca medievale a oggetto d’arte barocco, fino al simbolo di sobria eleganza neoclassica, rappresenta una fusione di funzionalità e bellezza, custodendo la tradizione della preghiera e della meditazione. In conclusione, la sua continua evoluzione e il suo adattamento ai tempi lo rendono un elemento affascinante del patrimonio culturale e religioso.
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