Libreria di fine 1700 laccata, di origine Toscana.
La libreria è in abete con laccatura scura, tutta originale: schiena, fondi, cornici e serrature.
Mai restaurata e perfetta.
Misure: L. 170 – P. 41,50 – H. 2,45
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(M,SD) SF
Per saperne di più:
Nei tempi passati i libri erano oggetti preziosi, voluminosi e rari. Erano fatti di pergamena, rivestiti di cuoio, venivano scritti a mano uno ad uno. Per conservarli si riponevano nei cassoni che fungevano da contenitori. Nelle biblioteche invece già esistevano le prime librerie: dei rudimentali scaffali con vari ripiani abbastanza resistenti per reggere un peso importante.
I mobili chiusi apparvero nel Tardo Medioevo, e i libri trovarono una nuova collocazione all’interno di vetrinette, armadi e scrittoi. Era soprattutto nei monasteri e nei conventi che si trovavano i libri in grande concentrazione: questi erano i luoghi dove venivano conservati i preziosi volumi antichi, scritti in epoca romana. I monaci capirono l’importanza di preservare e diffondere quelle opere ricche di antichi saperi, perché l’uomo potesse conoscere la cultura pagana.
Fu proprio nei monasteri che apparvero i primi mobili a libreria come li conosciamo oggi.
Solo nell’Ottocento la libreria è diventata un mobile presente in tutte le case, e il salotto ha iniziato ad avere gli arredi che conosciamo oggi. Le librerie più antiche spesso hanno uno stile ricercato e sono finemente decorate, si prestano bene ad accompagnare un arredamento moderno, aggiungendo un tocco di stile tutto particolare alla stanza.
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