Scrivania francese della metà del 1800, impiallacciata in mogano. Con sportello a calatoia e piano scrittoio in pelle.
Misure: Lunghezza cm 132 – P. cm 70 – H. 116.
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Rif. 6139
(sf) R,SD
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La scrivania come oggetto di arredo e di lavoro nasce agli inizi del 1700. Inizialmente era un semplice tavolo di scrittura a cui, nel corso degli anni, vennero aggiunti cassetti per riporre oggetti e documenti.
Si possono ricordare diversi tipi della scrivania; dal secolo XIV in avanti è possibile vederne varianti negli affreschi della chiesa superiore di Assisi, nella chiesa di S. Niccolò di Treviso a Modena; nei quadri di Antonello da Messina, di Botticelli e in tanti altri dipinti e opere.
Spesso, ha più l’aspetto di un leggio che di un mobile per scrivere; assomiglia ad uno mobile per appoggiare manoscritti.
È presente in molte raffigurazioni di immagini sacre come semplice scrittoio da studio; era spesso un arredo composto da un piano inclinato ed una ribalta.
Nel XVI secolo ci fu un’evoluzione; sicuramente fu a Firenze che si videro le prime scrivanie con piana appoggiata su due elementi, con il piano superiore chiuso a ribalta. Era un oggetto di lusso per pochi.
Nel corso del 1800 divenne un oggetto più popolare e alla portata di molti; era passato da un oggetto di decoro ad un oggetto di utilizzo pratico.
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