Dipinto antico “Madonna con bambino”, pittore del nord Europa nel 1800
Olio su tela cm 81 x 65
Dipinto devozionale di gusto nord-europeo, si trova nella composizione la tipologia iconografica tradizionale:
il nucleo centrale della vergine col bambino richiama un modello quattrocentesco; la luna sottostante è un antico attributo di Iside e della casta di Diana assimilato dall’iconografia cristiana all’interno della cosmologia Vergine-Luna, Cristo-Sole nel governo dell’universo; infine i due angeli posti alla base rappresentano il tipico corollario di tante immagini mariane e delle “Assunzioni“ dove li troviamo intenti a trasportare la Vergine in Paradiso.
Delicato e bello il viso della Vergine e di grande finezza il velo in trasparenza.
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(sf,s) D,SD
Per saperne di più:
Il tema della Madonna col Bambino è uno dei più antichi e significativi nell’arte cristiana, codificato nel Medioevo nell’area bizantina. In questo contesto, la Madonna simboleggiava la Chiesa, mentre Gesù veniva rappresentato come un piccolo filosofo antico, a rappresentare il suo ruolo di fondatore. Le immagini della Madonna e il Bambino erano simboliche, non realistiche, con diverse varianti come la Madonna Odigitria, che indicava la via della salvezza attraverso Cristo, la Nikopoia (seduta in trono e frontale), la Glykophilousa (che bacia dolcemente il figlio), e altre come la Galaktotrophousa (che allatta Gesù) e la Kardiotissa (con Gesù che abbraccia teneramente la madre).
In Italia, i modelli artistici bizantini vennero gradualmente trasformati tra il Duecento e il Trecento. Grazie al contributo degli ordini mendicanti, le immagini religiose divennero più naturalistiche, permettendo ai fedeli di riconoscere se stessi e le proprie emozioni nelle figure rappresentate. In particolare, artisti come Cimabue e Duccio di Buoninsegna iniziarono a rappresentare il Bambino con tunichette infantili, abbandonando le togate filosofiche. Questa tendenza verso il realismo si accentuò con artisti come i fratelli Lorenzetti, che raffigurarono Gesù come un vero bambino.
A Siena, in particolare, la transizione dai modelli bizantini si sviluppò ulteriormente, portando alla creazione di immagini in cui il Bambino era ritratto come un neonato e la Madonna come una madre affettuosa, priva di attributi divini, se non per l’aureola. Questo sviluppo segnò un importante cambiamento nell’arte religiosa italiana, avvicinando le opere d’arte al vissuto quotidiano dei fedeli.
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