Quadro di “Venere allo specchio”, olio su tela cm 125 x 112
Epoca: 1800
Perfetta riproposizione di un capolavoro eterno, la famosa Venere di Tiziano del 1555.
Venere è rappresentata come una figura matronale, ma anche come incarnazione dell’amore.
L’attenzione dell’osservatore viene catturata dalla corposa nudità, messa maggiormente in risalto da un arazzo ramato e dallo sfondo scuro contro cui si staglia.
La parte inferiore del corpo ed il braccio sinistro della dea sono avvolti da un drappo foderato di pelliccia e impreziosito da ricami d’oro. La bellezza e l’eleganza della divinità sono anche messi in risalto dai gioielli indossati.
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Dalla metà del XV secolo l’olio conobbe una straordinaria diffusione, prima nelle Fiandre e poi, dagli anni sessanta e settanta del XV secolo, in Italia. Gli italiani utilizzavano già questa tecnica, soprattutto in combinazione con altre, come la pittura a tempera (ad esempio, fu usata per la realizzazione di alcune parti della Pala Colonna di Masaccio), ma le prime opere eseguite interamente ed esclusivamente a olio comparvero soprattutto nelle città che per prime accolsero la cultura fiamminga, come Urbino, Ferrara, Napoli, Roma e, in seguito, Venezia. L’introduzione della tecnica a olio in Italia è tradizionalmente attribuita ad Antonello da Messina, che nella sua città natale e a Napoli poté entrare in contatto diretto con artisti catalani e fiamminghi, tra cui Petrus Christus. Il suo esempio sarebbe poi stato seguito da Piero della Francesca, Giovanni Bellini e altri.
La pittura a olio, inizialmente stesa su supporto ligneo, dal XVI secolo si affermò anche su tela, dando origine a una modalità quasi esclusiva (la locuzione ‘olio su tela’ esprime la quasi totalità della produzione figurativa a olio sino al XIX secolo) che nella tecnica pittorica mutò solo con la comparsa dei colori acrilici.
Il pittore realizzava da sé i colori, lavorando la materia prima che doveva essere ridotta finemente in polvere, lavata (purificata) ed infine macinata con l’olio. Per compiere il procedimento era necessario avere esperienza e scegliere fra i vari pigmenti quelli che potevano essere mescolati senza creare reazioni di incompatibilità, per non pregiudicare irrimediabilmente il dipinto nel tempo.
I colori a olio contengono pigmenti polverizzati in prevalenza di origine minerale, ma non mancano colori ottenuti da terre, da sostanze vegetali o di origine animale.
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